Paella nera, vegana e pigra

Paella nera, vegana e pigra

Quantità: 8 porzioni
Tempo di preparazione: 5 minuti
Tempo di cottura: 40-60 minuti

La Paella nera catalauna o nel suo nome originale Arròs negre (letteralmente “riso nero”) è la cugina barcellonese della paella valenciana. La paella riceve il suo nome dalla padella larga a due manici (Paella o oggi Paellera) in cui i contadini nei campi cucinavano questo piatto di riso, buttando dentro tutto ciò che capitava intorno di loro. Si trattava principalmente di verdure e lumache, ma a volte anche del bottino del cacciatore e oggigiorno di animali da fattoria e fiori di zafferano che conferiscono al piatto un colore giallo-arancione. Il riso nero della Catalogna invece è una variante della ricetta in cui gli animali terrestri venivano sostituiti da animali marini come ingredienti del piatto, tra cui i calamari che coloravano questo piatto con il loro inchiostro nero scuro.

Il piatto della paella tradizionalmente non richiede molto sforzo e originariamente si facceva durante la pausa dal lavoro duro nei campi, quindi ogni paella è intrinsecamente pigra – non l’abbiamo inventata noi! Nella nostra versione vegana abbiamo fatto un ulteriore passo avanti e abbiamo sostituito il riso tondo e gli animali marini della ricetta catalauniana con riso nero per il colore, pezzetti di Yuba (a base di soia) che una volta cotti assumono una consistenza simile ai calamari, alghe, capperi e un mazzetto di foglie che donano al piatto dei sapori marini.

Ingredienti

Checkbox Title













Checkbox Title



Preparazione

  1. Mettete tutti gli ingredienti in una pentola capiente e portate a ebollizione a fuoco alto.
  1. Abbassate la fiamma del fornello e continuate a cuocere a fuoco basso per 40-60 minuti (a seconda del tipo di riso), finché il riso non si sarà cotto al dente. È importante mescolare la pentola dal fondo ogni 5-10 minuti e spegnere il fuoco quando il riso avrà assorbito tutti i liquidi.
  2. Guarnire con prezzemolo fresco tritato e servire la paella direttamente dalla padella, come vuole la tradizione spagnola, oppure in piatti monoporzione, come vuole la tradizione Instagram.

Comments

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *